coreografia e regia Monica Casadei
La coreografa Monica Casadei, alla guida della Compagnia Artemis Danza, presenta "Traviata", il primo capitolo di un ambizioso progetto dedicato al celebre compositore Giuseppe Verdi. In questa produzione, Casadei traduce il melodramma in linguaggio coreografico, esplorando la storia da una prospettiva diversa, concentrata sulla protagonista Violetta. La trama si sviluppa attorno al personaggio di Violetta, lottando contro una società maschilista rappresentata da un coro in abiti neri. La coreografia moltiplica la figura di Violetta, esprimendo diverse sfaccettature della sua emotività e del suo cuore. Questa Violetta, nonostante la sua malattia e la sua professione di cortigiana, desidera la purezza e sfida le regole sociali rappresentate dal padre di Alfredo, Giorgio Germont.
Casadei e i collaboratori, tra cui Alessandro Taverna per la drammaturgia musicale e Luca Vianini per l'elaborazione musicale, si immergono nel dramma interiore di Violetta, una donna privata della speranza d'amore. Violetta, una volta cortigiana, viene punita dalla malattia, dalla morte e dal disprezzo, riflesso nell'ipocrisia del coro. Alfredo è ritratto come un personaggio dalla scarsa profondità, influenzato dalle azioni del padre e schiacciato dalla società. Il suo ruolo è ridotto e marginalizzato. La produzione sottolinea l'idea di perdita irreversibile, sottolineata dalla frase "E' tardi". Violetta danza nel suo abito rosso, simbolo del suo cuore sanguinante per la tisi e per la ferita interiore che è senza scampo. La società dominante richiede il suo sacrificio.
La performance culmina con la potente invocazione "Amami, Alfredo", spostata al finale dello spettacolo. Questo grido disperato e solitario riflette la visione di una "Traviata" molto focalizzata sulle emozioni femminili e sull'energia fisica del dolore, piuttosto che sulla decorazione scenica. In sintesi, la produzione di Casadei offre una rilettura intensa e coinvolgente del classico, dando voce all'intensità emotiva di Violetta e alla sua battaglia contro la società ipocrita e opprimente.